Vengo con cornuti, ora. Uno scopre le tresche che li fanno in casa, fa un macello: non è cornuto nato. Ma se fa finta di niente, o con la corna si da pace: e allora è nato cornuto... [...]
Il popolo. Il popolo... Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'apprenda da se, del colore che gli piace, alle proprie corna... Siamo al discorso di prima: non ci sono soltanto certi uomini a nascere cornuti, ci sono anche popoli interi; cornuti dall'antiquità, una generazione appresso all'altra... [...]
Ma noi, caro mio, camminiamo sulla corna degli altri; come se ballassimo... [...]
Un bosco di corna, l'umanità, più fitto del bosco della Ficuzza quand'era bosco davvero. E sa chi se la spassa a passeggiare sulle corna? Primo, tienilo bene a mente: i preti; secondo, i politici, e tanto più dicono di essere col popolo, di volere il bene del popolo, tanto più gli calcano i piedi sulle corna; terzo, quelli come me e come te...
Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, 1961
Querido Luis,
ResponderEliminarHoy hemos asistido al suicidio colectivo del razonamiento. Nada bueno vendrá después, nada bueno.